Mangiare tre volte al giorno è naturale?

di Martina Notari

Siamo sicuri che tre pasti al giorno siano naturali?

Certo, noi siamo abituati a mangiare tre volte al giorno e consideriamo naturale questa abitudine, ma la natura ci ha programmato così?

Abbiamo tanto bisogno di respirare, effettuiamo mediamente 9 respiri al minuto, e se veniamo privati del respiro per 10-15 minuti, muoriamo.

Abbiamo bisogno di bere e, se non lo facciamo, rischiamo di morire già solo dopo 3-4 giorni…

Certamente abbiamo bisogno anche di mangiare, ma è dimostrato che possiamo resistere anche oltre 40 giorni senza farlo.

Il che sta a significare che l’organismo umano è programmato a mangiare raramente, certamente non tutti i giorni (mentre lo è per il bere…)

L’essere umano mangia per vivere o vive per mangiare?

 

fonte:

“Digerire è facile.  La digestione totale per ottenere forma, salute e giovinezza”. A cura di Roberto Laurenzi, caposcuola EFOA

 

 

 

Esiste una dieta uguale per tutti?

di Martina Notari

Ce lo insegnava già il mitico Alberto Sordi in un americano a Roma…

Il corpo non mente su quello che gli piace o non gli piace.

Non è possibile mangiare qualcosa di cui il nostro corpo non ami il sapore, il gusto, il colore, l’odore.

 

Cibo è piacere, cibo è gusto, è amore.
Eppure sembra che nessuno sappia più fidarsi di sestesso, del proprio corpo, della propria capacità di sentire il cibo adatto a lui.

Non solo, ci affidiamo a diete alimentari completamente assurde: quella solo proteine, quella solo carboidrati, quella dei gruppi sanguigni, quella primitiva…

Non solo.. Crediamo che ogni dieta guarisca tutto e soprattutto che ogni dieta sia adatta a tutti.
Ma siamo sicuri che sia proprio così?

L’essere umano è così complesso che non può essere limitato ad un unico regime alimentare, come d’altra parte appare evidente nella stessa famiglia, dove tutti sono costretti a mangiare le stesse cose, ma dove ogni componente, se facesse da sé, ne sceglierebbe di diverse, con diverso grado di cottura, oppure crude, calde, tiepide, fredde o bollenti.

Diceva Cicerone: “a quarant’anni ogni persona deve sapere ci che è buono per sé e ci che gli causa malattia”.
Perciò, il messaggio è: imparate ad osservarvi e a non dare per scontato ciò che leggete o vi viene detto…!

fonte:

“Digerire è facile. La digestione totale per ottenere forma, salute e giovinezza”. A cura di Roberto Laurenzi, caposcuola EFOA

Il ruolo del respiro nella rigenerazione posturale

di Martina Notari

Abbiamo tanto bisogno di respirare, effettuiamo mediamente 9 respiri al minuto, e se veniamo privati del respiro per 10-15 minuti, moriamo.

Il respiro agisce a diversi livelli:

Migliora l’ossigenazione del sangue e stimola la circolazione procurando un enorme beneficio alla vitalizzazione cellulare dell’intero organismo.

Accresce la resistenza e la forza del muscolo, oltre a permettere l’eliminazione delle scorie originate dalla combustione.

è un potente mezzo per distendere e calmare la mente

Favorisce l’attenzione della mente. Un respiro regolare, ma non troppo sottile, creerà il giusto equilibrio tra una mente calma, ma non addormentata nei confronti del corpo.

Agisce direttamente sulle strutture articolari del tronco e connessi, grazie alle spinte pressorie e gli stiramenti creati dalla forza del movimento respiratorio e ne provoca un benefico massaggio e scioglimento.

Potenzia la forza psichica del praticante. Da una parte, grazie alla regolarizzazione del proprio stato emotivo, e d’altra parte, grazie all’intensità della portata espiratoria che genera un senso di forza.

Agisce sui meccanismi riflessi del sistema nervoso.

La respirazione infine ha un ruolo da non sottovalutare anche a livello posturale.

fonte:  sesta dispensa Hatha Vidya, “La respirazione come preparazione alla pratica degli Asana”

Lo yoga, la mente, il metodo di insegnamento della scuola insegnanti yoga EFOA

di Martina Notari

Lo Yoga è, come ogni evento, una ideologia. Ogni praticante – sia esso un maestro, un principiante o un realizzato – pratica lo yoga perseguendo un’idea che di esso si è fatta.

Lo yoga non è un fatto oggettivo, non è un insieme di esercizi, non è un risultato, ma è un’idea.

E’ solo in conseguenza di questa idea che lo yoga si traduce in un fatto oggettivo, costituito da un insieme di esercizi che permettono un risultato.

Sono le parole con cui Roberto Laurenzi, apre le pagine che caratterizzano l’anno di Hatha Yoga della scuola Efoa.

Ogni principiante, si legge, si avvicina allo yoga credendo di poterlo afferrare, senza sapere che è egli stesso che sta costruendo il proprio yoga, uno yoga elaborato a misura delle particolari concezioni mentali che sono proprie a lui e soltanto a lui.

Le pagine proseguono poi soffermandosi sul concetto di Mente.

Su tutto il nostro procedere, divenire, comprendere, agire, domina la MENTE.

Dalla mente procede ogni esperienza, dalla mente procede ogni realtà.

Ora, dacché TUTTO È MENTE, tutto è innanzitutto pensiero, ovvero tutto è idea, dunque tutto è innanzitutto ideologia. Questo significa che, nello yoga come nella vita, prima bisogna conoscere come stanno le cose e sapere cosa si vuole, poi si andrà a realizzare quel che si desidera.

E lo yoga, come pure la realtà, sono innanzitutto ed essenzialmente mente.

Perciò , prima di affrontare lo yoga, conclude la dispensa, bisogna capire ed avere idea di quel che si vorrà realizzare, perché, se l’intenzione e lo sforzo saranno sufficienti, certamente si realizzerà tutto quel che si sarà pensato.

Questo significa, parafrasando il Buddha, che ciascuno di noi è artefice dei propri Cieli e dei propri Inferni. E non è cosa da poco scegliersi un Cielo in luogo di un Inferno!

Principi olistici e benefici della Naturopatia della scuola EFOA

di Martina Notari

Facendo delle semplici ricerche sul web, si legge che il significato odierno più accreditato della parola “naturopatia” è “sentiero della natura”, per mantenere o ripristinare lo stato di benessere.

 

Obiettivo della naturopatia è la stimolazione della capacità innata di autoguarigione o di ritorno all’equilibrio del corpo umano, denominata omeostasi, attraverso l’uso di tecniche e di rimedi di diversa natura, oppure attraverso l’adozione di stili di vita sani e in armonia con i “ritmi naturali”.

Le pratiche naturopatiche possono essere molto varie: dai massaggi alla riflessologia plantare, dalla pranoterapia alla medicina cinese, ayurvedica, fino all’iridologia e allo yoga terapia.

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La naturopatia si muove su queste basi:

  • Non curare, ma permettere che l’organismo ritrovi la sua capacità autocuratrice, depurandolo prima e poi, una volta tolta “la ruggine” che ne ossida la forza vitale, alimentarlo bene per non farlo inquinare più.
  • Andare oltre il sintomo, scoprendo la causa che si cela dietro alla manifestazione apparente, poi risalire alla causa della causa, e così via, fino a giungere alla radice primaria del problema.
  • Curare la persona integralmente in tutte le sue dimensioni: fisica, emotiva, mentale e spirituale.

Nonostante l’interesse per il benessere, per l’alimentazione, per la propria salute sia da sempre stato centrale nella vita dell’uomo, fin dai tempi della ricerca dell’elisir di lunga vita, ancora oggi la naturopatia è quasi completamente sconosciuta, oppure conosciuta da pochi curiosi.

E oltre a essere sconosciuta è mal interpretata, mal capita, mal insegnata.

Sono tante le scuole di naturopatia, ma poche quelle che fondano il loro insegnamento sulle basi che poco fa elencavamo.

Ecco perchè abbiamo scelto di fare una rubrica di natura e benessere, mettendo al centro proprio la Naturopatia.
Vogliamo parlare di naturopatia. Farla conoscere.

Avremo per questo un interlocutore di prestigio: la scuola EFOA, una delle scuole più prestiose d’Italia che da oltre 40 anni lavora in questo settore e forma naturopati, insegnanti di yoga, operatori di shiatsu.

Conosceremo i fondatori della scuola, Roberto Laurenzi e Françoise Berlette, e parleremo con loro di Naturopatia, Yoga, Posturologia, Alimentazione e molto altro ancora.

Diceva Patch Adams :

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La salute è responsabile di ogni singolo individuo. La maggior parte dei problemi ha componenti importanti nello stile di vita.
Il medico viene chiamato in causa quando ormai è stato già raggiunto un certo livello di danno. Ecco perché al Gesundheit abbiamo un cartello che recita: per favore vivete una vita sana – la medicina è una scienza imperfetta.