NATUROPATIA ORGANICA

di Roberto Laurenzi, fondatore della scuola EFOA e direttore didattico del corso di Naturopatia

Che cose la Naturopatia organica?

L’annualità su base Naturopatia Organica
 è un sistema naturopatico completo, che studia il corpo dal punto di vista degli organi e di come i sistemi si relazionano tra di loro, con l’obiettivo di risalire la catena delle cause fino alla radice e arrivare ad individuare i rimedi più appropriati al singolo caso.

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Le destrutturazioni: il linguaggio del profondo

di Martina Notari

Le destrutturazioni

Le immagini che vedrete mostrano le destrutturazioni che gli allievi di Naturopatia hanno imparato a condurre durante le lezioni di Roberto Laurenzi, fondatore e direttore didattico della Scuola di Naturopatia EFOA, tenute durante i seminari estivi della scuola a Santa Marinella (Roma) nel periodo giugno-luglio.

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Il Sistema Umorale nell’Ayurveda e nell’Iridologia Olistica

di Roberto Laurenzi, fondatore e direttore didattico della Scuola di Naturopatia EFOA

Ayurveda e Dhâtu

Se vogliamo capire l’Ayurveda ed entrare nelle sue logiche occorre comprendere che cosa sono i  Sette Dhâtu.

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Digerire è facile

A cura di Roberto Laurenzi, fondatore e direttore didattico della Scuola di Naturopatia EFOA

Passiamo la vita a digerire

Anche se non ce ne rendiamo conto, passiamo la vita a digerire, in quanto ogni pasto, nel migliore dei casi, impiega 16 ore a transitare in noi e ad uscire, ma non è raro che impieghi anche più di un giorno…

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Mangiare tre volte al giorno è naturale?

di Martina Notari

Siamo sicuri che tre pasti al giorno siano naturali?

Certo, noi siamo abituati a mangiare tre volte al giorno e consideriamo naturale questa abitudine, ma la natura ci ha programmato così?

Abbiamo tanto bisogno di respirare, effettuiamo mediamente 9 respiri al minuto, e se veniamo privati del respiro per 10-15 minuti, muoriamo.

Abbiamo bisogno di bere e, se non lo facciamo, rischiamo di morire già solo dopo 3-4 giorni…

Certamente abbiamo bisogno anche di mangiare, ma è dimostrato che possiamo resistere anche oltre 40 giorni senza farlo.

Il che sta a significare che l’organismo umano è programmato a mangiare raramente, certamente non tutti i giorni (mentre lo è per il bere…)

L’essere umano mangia per vivere o vive per mangiare?

 

fonte:

“Digerire è facile.  La digestione totale per ottenere forma, salute e giovinezza”. A cura di Roberto Laurenzi, caposcuola EFOA

 

 

 

Tutti a tavola con Novak Djokovic: le strategie alimentari di un campione per l’eccellenza psico-fisica

di Antonino Lo Presti

La salute ed il benessere sono alla portata di tutti noi, basta essere responsabili e consapevoli delle proprie scelte e ascoltare i segnali del corpo. Come nello sport, la vita di tutti i giorni è una vera e propria sfida al cambiamento.

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Esiste una dieta uguale per tutti?

di Martina Notari

Ce lo insegnava già il mitico Alberto Sordi in un americano a Roma…

Il corpo non mente su quello che gli piace o non gli piace.

Non è possibile mangiare qualcosa di cui il nostro corpo non ami il sapore, il gusto, il colore, l’odore.

 

Cibo è piacere, cibo è gusto, è amore.
Eppure sembra che nessuno sappia più fidarsi di sestesso, del proprio corpo, della propria capacità di sentire il cibo adatto a lui.

Non solo, ci affidiamo a diete alimentari completamente assurde: quella solo proteine, quella solo carboidrati, quella dei gruppi sanguigni, quella primitiva…

Non solo.. Crediamo che ogni dieta guarisca tutto e soprattutto che ogni dieta sia adatta a tutti.
Ma siamo sicuri che sia proprio così?

L’essere umano è così complesso che non può essere limitato ad un unico regime alimentare, come d’altra parte appare evidente nella stessa famiglia, dove tutti sono costretti a mangiare le stesse cose, ma dove ogni componente, se facesse da sé, ne sceglierebbe di diverse, con diverso grado di cottura, oppure crude, calde, tiepide, fredde o bollenti.

Diceva Cicerone: “a quarant’anni ogni persona deve sapere ci che è buono per sé e ci che gli causa malattia”.
Perciò, il messaggio è: imparate ad osservarvi e a non dare per scontato ciò che leggete o vi viene detto…!

fonte:

“Digerire è facile. La digestione totale per ottenere forma, salute e giovinezza”. A cura di Roberto Laurenzi, caposcuola EFOA

Il ruolo del respiro nella rigenerazione posturale

di Martina Notari

Abbiamo tanto bisogno di respirare, effettuiamo mediamente 9 respiri al minuto, e se veniamo privati del respiro per 10-15 minuti, moriamo.

Il respiro agisce a diversi livelli:

Migliora l’ossigenazione del sangue e stimola la circolazione procurando un enorme beneficio alla vitalizzazione cellulare dell’intero organismo.

Accresce la resistenza e la forza del muscolo, oltre a permettere l’eliminazione delle scorie originate dalla combustione.

è un potente mezzo per distendere e calmare la mente

Favorisce l’attenzione della mente. Un respiro regolare, ma non troppo sottile, creerà il giusto equilibrio tra una mente calma, ma non addormentata nei confronti del corpo.

Agisce direttamente sulle strutture articolari del tronco e connessi, grazie alle spinte pressorie e gli stiramenti creati dalla forza del movimento respiratorio e ne provoca un benefico massaggio e scioglimento.

Potenzia la forza psichica del praticante. Da una parte, grazie alla regolarizzazione del proprio stato emotivo, e d’altra parte, grazie all’intensità della portata espiratoria che genera un senso di forza.

Agisce sui meccanismi riflessi del sistema nervoso.

La respirazione infine ha un ruolo da non sottovalutare anche a livello posturale.

fonte:  sesta dispensa Hatha Vidya, “La respirazione come preparazione alla pratica degli Asana”

Lo yoga, la mente, il metodo di insegnamento della scuola insegnanti yoga EFOA

di Martina Notari

Lo Yoga è, come ogni evento, una ideologia. Ogni praticante – sia esso un maestro, un principiante o un realizzato – pratica lo yoga perseguendo un’idea che di esso si è fatta.

Lo yoga non è un fatto oggettivo, non è un insieme di esercizi, non è un risultato, ma è un’idea.

E’ solo in conseguenza di questa idea che lo yoga si traduce in un fatto oggettivo, costituito da un insieme di esercizi che permettono un risultato.

Sono le parole con cui Roberto Laurenzi, apre le pagine che caratterizzano l’anno di Hatha Yoga della scuola Efoa.

Ogni principiante, si legge, si avvicina allo yoga credendo di poterlo afferrare, senza sapere che è egli stesso che sta costruendo il proprio yoga, uno yoga elaborato a misura delle particolari concezioni mentali che sono proprie a lui e soltanto a lui.

Le pagine proseguono poi soffermandosi sul concetto di Mente.

Su tutto il nostro procedere, divenire, comprendere, agire, domina la MENTE.

Dalla mente procede ogni esperienza, dalla mente procede ogni realtà.

Ora, dacché TUTTO È MENTE, tutto è innanzitutto pensiero, ovvero tutto è idea, dunque tutto è innanzitutto ideologia. Questo significa che, nello yoga come nella vita, prima bisogna conoscere come stanno le cose e sapere cosa si vuole, poi si andrà a realizzare quel che si desidera.

E lo yoga, come pure la realtà, sono innanzitutto ed essenzialmente mente.

Perciò , prima di affrontare lo yoga, conclude la dispensa, bisogna capire ed avere idea di quel che si vorrà realizzare, perché, se l’intenzione e lo sforzo saranno sufficienti, certamente si realizzerà tutto quel che si sarà pensato.

Questo significa, parafrasando il Buddha, che ciascuno di noi è artefice dei propri Cieli e dei propri Inferni. E non è cosa da poco scegliersi un Cielo in luogo di un Inferno!

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